L’obesità infantile è una delle più grandi emergenze sanitarie mondiali del nostro secolo. Per affrontare il problema dell’obesità infantile l’approccio deve essere multidisciplinare; è necessario, infatti, che siano coinvolte diverse figure professionali e non, tra cui il pediatra, il nutrizionista, la scuola e soprattutto la famiglia, nonni compresi!
Il ruolo svolto dalla famiglia, infatti, è fondamentale; pensiamo a quanto tempo i nostri figli passano con noi!
Il comportamento e le abitudini alimentari del bambino nascono e si consolidano in famiglia, in particolare, sembra sia proprio il ruolo svolto dalla madre ad influenzare maggiormente il rischio di obesità nei figli. A tale proposito, i ricercatori della Harvard University hanno analizzato l’associazione tra stile di vita della madre e il rischio di obesità in bambini e adolescenti di età compresa tra i 9 e i 14 anni.
Questo studio, pubblicato sulla rivista scientifica BMJ nel 2018, ha evidenziato una forte associazione tra lo stile di vita della madre e il rischio di obesità nei figli.
In particolare le madri che conducevano uno corretto stile di vita caratterizzato da:
- assenza di fumo
- corretto peso-forma,
- sana alimentazione
- regolare attività fisica (150 minuti alla settimana di esercizio fisico moderato o intenso),
- ridotto o moderato consumo di bevande alcoliche
avevano figli con un rischio notevolmente ridotto di ammalarsi di obesità.
Il rischio più basso si evidenziava quando sia le madri che i figli conducevano uno stile di vita sano.
Più nel dettaglio, il rischio di obesità si riduceva
- del 75 % quando le madri perseguivano “in toto” i requisiti di un corretto stile di vita,
- del 56% quando le madri mantenevano il peso forma (BMI compreso tra 18.5-24.9)
- del 31% quando le donne non erano fumatrici.
Pertanto sono proprio le madri a rivestire l’importante ruolo di esempio per i propri figli.
A poco servono i sermoni e le prediche fatte a bambini e ancora meno agli adolescenti; piuttosto, un modello da imitare ed un coinvolgimento più diretto rappresentano un mezzo di maggiore efficacia in termini di prevenzione dell’obesità infantile.