Quante volte vi è capitato di andare a mangiare con tutta la vostra famiglia e di imbattervi in quei perfetti menù per bambini che proponevano cotoletta o crocchette di pollo, il tutto accompagnato da una valanga di patatine fritte?
Eh già….proprio quello!
Mi sono decisa a scrivere riguardo questo argomento quando la mia seconda figlia al supermercato mi ha chiesto di comprare quelle buonissime cotolette che mangia a scuola…..e che io per un’incomprensibile crudeltà mi rifiuto di scegliere al supermercato o al ristorante.
Cerchiamo di capire di che cosa si tratta.
Partiamo dagli ingredienti: carne separata meccanicamente (CSM) o carne recuperata meccanicamente (CRM) in percentuale variabile, con l’aggiunta di emulsionanti.
Che cosa significa?
Si tratta dello scarto dell’industria alimentare. Carne separata per via meccanica dalle ossa di maiale oppure dalle carcasse di pollo o tacchino. Il recupero viene fatto attraverso un procedimento meccanico ad alta pressione. Cio’ prevede il passaggio delle carcasse in apposite presse e setacci per eliminare i residui di ossa. Infine si procede con l’aggiunta di emulsionanti (per lo più acqua ed enzimi) fino ad ottenere una specie di poltiglia di colore rosa.
Questo composto è molto facile da lavorare e prende il nome di pink slime. Si trova nell’impasto dei tortellini industriali nei wurstel e nei polpettoni confezionati.
Nel 2010 la commissione europea ha espresso dei dubbi sull’utilizzo di queste carni per i possibili rischi per la salute. Il discorso si è concluso con un divieto di produzione a partire da bovini, ovini e caprini.
In seguito, nel 2012 il Ministero della Salute italiano ha rilevato la presenza di salmonella nel 12.5% dei campioni analizzati e di Escherichia Coli nel 15% dei casi.
Il rischio di salmonella veniva abbattuto dalla raccomandazione di cottura prima dell’utilizzo, al contrario, l’Escherichia Coli non rappresentava alcun rischio dal momento che è contenuto nell’intestino umano.
Pertanto questo prodotto da un punto di vista strettamente microbiologico non è dannoso per la nostra salute. Ma le sue proprietà nutrizionali sono scarsissime e il contenuto di sodio è molto elevato.
Se la prendiamo al supermercato: ricordiamo di leggere bene l’etichetta!
Gli ingredienti sono elencati in ordine di quantità: dal più rappresentato fino alle tracce.
Consideriamo che si tratta di prodotti pre-fritti e che un’occhio va dato anche alla tipologia di olio che è stata utilizzata. Spesso si tratta di olio di colza o di olio di palma.
Se proprio non vogliamo rinunciare a quella deliziosa cotoletta facciamola noi in casa, con una carne di qualità una gustosa impanatura e delle uova biologiche o da allevamento all’aperto…scegliamo il prodotto migliore….scegliamo il nostro!